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Chi da bambino non si è lasciato trasportare dalla fantasia guardando quelle colorate e golose casette di Pan di Zenzero?

Aprire porte con pomelli di cioccolata. Assaggiare gli infissi delle finestre di candida glassa scintillante. Oppure mangiare una di quelle morbide caramelle che decorano le pareti. Una dolce casa di delizie, fantastico!

Questa immagine vi ha richiamato qualche storia? Potreste avrete pensato alla casa della strega nella famosa favola dei Fratelli Grimm “Hänsel e Gretel”. Pare infatti che proprio questo racconto pubblicato agli inizi del 1800 in Germania abbia ispirato i fornai tedeschi. All’epoca l’uso del Pan di Zenzero era già molto diffuso nell’Europa del Nord. Esistevano vere e proprie corporazioni di professionisti. Veniva venduto in diverse forme: dalle  semplici e graziose come stelle o cuori, a quelle più complesse raffiguranti cavalieri, animali o persone. Ancora oggi è una vera e propria forma d’arte dolciaria. Proprio per questo probabilmente la fiaba ispirò la creatività di qualche produttore di Pan di Zenzero. Cominciarono a comparire infatti molte casine ispirate al racconto, diventando sempre più popolari durante la stagione natalizia. Per alcuni storici del cibo sarebbe avvenuto invece il contrario. Ovvero i Fratelli Grimm si sarebbero ispirati ad un’usanza già presente all’epoca per immaginare la dolce casa della strega. 

Indubbiamente una relazione esiste e oggi questi meravigliosi dolci arricchiscono l’atmosfera del nostro Natale.

Ma come sono fatte queste costruzioni?

La composizione è speciale come il loro aspetto. Pur essendo dei veri e propri edifici, i materiali usati sono ben distanti dai classici dell’edilizia.

Infatti ogni componente utilizzato per la realizzazione è commestibile.

 

Edilizia edibile, un fantastico gioco di parole!

Il Pepparkakor è il materiale principale: un biscotto di pan di zenzero dal colore tipicamente ambrato con una consistenza solidamente fragrante. Il legante principale, che funge anche da dolcificante, è il tradizionale miele. Un impasto arricchito da zenzero, cannella, chiodo di garofano, noce moscata e cardamomo che profumano naturalmente l’ambiente circostante. I pezzi vengono realizzati tramite appositi stampi o semplicemente ritagliando delle sagome. Tramite una ricca glassa di zucchero, un prestante stucco candido, vengono assemblati i componenti! Infine la parte più creativa: la decorazione. La prima fase è la stesura della glassa che viene spalmata oppure usata per fare sottili e ricchi disegni. Prima che asciughi è essenziale posizionare gli altri decori colorati. Se ne possono utilizzare di tutti i tipi, l’importante è che siano commestibili e ovviamente dolci. Caramelle di ogni tipo e consistenza, cioccolatini, stecche di zucchero, marshmallow e qualsiasi cosa potreste trovare nel più fornito dei negozi di dolciumi!

© Luke O’Donovan 

Le costruzioni in Pan di Zenzero solo elementi così visivamente preziosi da aver ispirato grandi progetti.

Ad esempio al Museum of Architecture di Londra ogni anno un team di progettisti (architetti, designer e ingegneri) realizza un’affascinante Gingerbread City, una città di Pan di Zenzero. Una vera e propria metropoli completamente dolce!

Un evento speciale sia per meravigliare i visitatori che per supportare il Museo e promuovere attività legate all’Architettura. Quest’anno a causa dell’emergenza il progetto è stato messo in pausa, ma è possibile vedere sul loro sito le precedenti edizioni.

Torniamo in Italia ora, dove i brillanti progettisti non mancano di certo. È il caso di Elisabetta Corneo, laureata in Architettura e da sempre affascinata dal mondo della pasticceria. Due passioni che è riuscita a fondere, con risultati impressionanti. Le sue opere non sono semplici casette dolci, ma vere e proprie Architetture. Le “Artefrolle”, questo il loro nome, sono costruzioni che riproducono edifici importanti o semplici fantasie. Le ridondanti decorazioni in zucchero e dolciumi qui lasciano spazio alle linee pulite, valorizzandone i dettagli in frolla. 

Eleganti composizioni pensate per occasioni speciali che la stessa Elisabetta invita ad assaggiare! Non solo belle infatti, ma anche deliziose.

Un’arte quella delle Casette di Pan di Zenzero che permette un’esperienza completa! Dalla gioia visiva, a quella del palato.

Perché sebbene sia un peccato mangiarle, quello che conta è vivere a pieno l’esperienza che offrono!
Vi è venuta voglia di fare una Casetta di Pan di Zenzero? 😉