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Il nostro territorio è ricco di edifici storici che raccontano la nostra storia, ci consentono un affaccio sul passato.

Oggi vi raccontiamo un edificio eccezionale che si nasconde nella maglia urbana Legnanese!

© Studio Interior Design – Casa Leonardo

Gli edifici di valore storico non necessariamente appartengono ad epoche molto lontane, anzi, in molti casi sono stai testimoni di avvenimenti e cambiamenti sociali di appena un secolo fa. Spesso non ci rendiamo conto che la società si evolve in continuazione. Difatti edifici che un tempo erano “moderni” oggi sono un patrimonio culturale importantissimo per comprendere il nostro percorso storico. Effettivamente il termine “moderno” è alquanto relativo. In termini architettonici quello che noi consideriamo tale è nato più di un secolo fa. 

Infatti all’inizio del 1900 avvenne una grande svolta nel mondo della progettazione.

In un’epoca caratterizzata dallo slancio verso la modernità, la dinamicità e movimenti artistici come il futurismo, l’architettura accolte subito questo nuovo flusso. Gli edifici abbandonarono i fronzoli per puntare alla funzionalità. Un cambiamento profondo che si slegò da secoli di ridondanti decorazioni a favore di una linea pulita e slanciata. Così si apre la via al moderno.

Sapevate che a Legnano si trova un grande esempio di razionalismo del 1939?
Realizzato da un team di architetti che fece la storia dell’Architettura italiana!

L’ex Colonia Elioterapica

In Italia, la particolare nuova corrente architettonica avanguardista viene definita Razionalismo. Questo cambiamento fu un vero spartiacque che ancora oggi è radicato nella progettazione contemporanea. Tanto che molti edifici di inizio secolo non sembrano così distanti dalla nostra epoca: perché di carattere assolutamente innovativo. Proprio questi progetti lungimiranti sono un manifesto degli avvenimenti che hanno caratterizzato il XX secolo.

A Legnano è presente un’opera realizzata nel 1938 da BBPR: l’ex Colonia ElioterapicaBBPR fu un sodalizio di Architetti che fecero la storia della progettazione italiana. Un esempio? È sotto gli occhi di tutti i milanesi, si tratta della Torre Velasca (1958)! I suoi fondatori (Gian Luigi Banfi, Lodovico Belgiojoso, Enrico Peressutti, Ernesto Nathan Rogers) furono giovani progettisti forgiati dal Politecnico di Milano spinti dal richiamo di questa nuova corrente avanguardista.

© Vista su Milano, foto di Matteo Raimondi

La colonia venne costruita in tempi molto rapidi tra il 1937 e il 1938. Faceva parte di un vero piano nazionale promosso dal Governo dell’epoca.

Lo scopo era curare il rachitismo infantile e le patologie respiratorie. Infatti l’elioterapia è una tecnica che utilizza la luce naturale e apporta benefici utili a contrastare queste patologie. Pertanto il complesso è situato presso Bosco dei Ronchi, un’area che sorge su un pianalto morenico, frutto dell’accumulo di detriti trasportati dal fiume Olona.
Molti imprenditori legnanesi sostennero il progetto: tra di loro Carlo Junker, direttore del Cotonificio Cantoni di cui vi abbiamo raccontato in questo articolo.

L’edificio presentava una conformazione molto semplice: un corpo principale ad un piano e un edificio a “U” centrale sviluppato su due livelli. BBPR pensarono gli spazi del refettorio e del solarium per rispondere efficientemente alla richiesta di luce. Il primo con ampie vetrate apribili. Mentre il secondo si caratterizzava da una struttura in legno che disegnava la facciata meridionale. Grazie a questo ambiente i bambini potevano trarre beneficiai dall’esposizione solare.

Infine intorno si apriva l’area verde in cui il complesso era stato inserito. All’interno delle sue sale invece era stata collocata una scultura di Lucio Fontana, di cui oggi non si hanno notizie.

La forma di stampo razionale, che sposa perfettamente le esigenze funzionali, fanno del progetto di BBPR un grande capolavoro di razionalismo italiano sito a Legnano.

i volumi semplici si innestavano nel territorio e permettevano di giovare della luce naturale.

L’edificio fu un progetto molto acclamato ed era un piccolo gioiello incastonato nella provincia milanese. Tant’è che venne menzionato su diverse riviste del settore, tra cui anche la prestigiosa Casabella (Costruzioni – Casabella 1941 – XX dicembre n. 168).

Tuttavia gli sviluppi storici non furono clementi con il progetto. Le colonie elioterapiche caddero in disuso nel secondo dopoguerra. Il complesso di Legnano non fu risparmiato. Nonostante di grande pregio, l’edificio nel corso dei decenni subì mutilazioni e modifiche, fino a sfiorare l’abbandono. Il primo grande intervento avvenne negli anni ’50 quando l’area venne adibita alla cura dei mutilati sul lavoro con l’abbattimento e la ricostruzione di una sua parte.

Ad oggi dell’opera originale sono giunti solo il refettorio e il solarium. Tuttavia si sono conservati in condizioni fatiscenti. Successivamente, nel 1990 ad oggi, il complesso divenne sede del centro psico-sociale collegato al reparto psichiatria dell’Ospedale di Legnano.