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Se vi aspettate la classica villetta con giardino, siepi curate e fiori, allora questo articolo vi lascerà sorpresi.

Oggi vi parliamo dell’unione tra tecnologia, natura e arte!

Interno del progetto “A Home With Garden” © Strongroom

Innanzitutto ci troviamo a Newburgh, cittadina statunitense nello stato di New York. Non vogliamo raccontarvi delle casette con il giardino perfetto tipiche dell’immaginario americano. Bensì di un edificio in particolare, “A Home With Garden”. Letteralmente: una casa con giardino.

Tuttavia questo non è un giardino qualunque, ma una macchia verde selvaggia che ha preso il controllo su di un vecchio edificio abbandonato.

Questa presenza verde ha ispirato l’artista Martin Roth che ha progettato un’istallazione straordinaria in cui le piante emettono suoni.

Interno del progetto “A Home With Garden” © Strongroom

Martin Roth è un artista Australiano che ha vissuto e lavorato nella città di New York. La particolarità della sua arte sta nell’uso di organismi viventi come parte integrante delle performances. Propio per questo motivo spesso le sue opere sono effimere e temporanee. Il loro scopo è quello di ridefinire la concezione di uno spazio o di un oggetto tramite l’introduzione di un elemento organico. In questo modo l’artista mette in relazione continuamente il vivente con il non vivente. Nonostante Martin Roth sia comparso nel 2019, la sua arte si protrae ancora oggi.

Anche in questo caso l’artista propone una meravigliosa collaborazione con la natura.

“A Newburgh, Martin era entusiasta di questo edificio, perché per lui, gli alberi e le piante rampicanti che prendevano il controllo della sua facciata e dell’interno, erano già collaboratori del progetto” Kelly Schroer

Immagini dello sviluppo di progetto © Strongroom

Il City Hall di Newburgh è diventato un palcoscenico per un vero e proprio concerto vegetale!

L’edificio colonizzato dalla vegetazione ispirò all’artista una simbiosi tra Arte e Natura. L’esperienza sonora prodotta è data da sensori attaccati direttamente alle piante. In questo modo si può monitorare l’evoluzione degli organismi nello spazio.

Questi comportamenti vengono codificati in esperienze sonore date dalla crescita delle piante stesse o dal loro movimento. Proprio per questo motivo la performance risulta essere differente per i visitatori nel corso del tempo.

Roth definì questa questa esperienza “natural concert hall”, una sala concerti in grado di mettere in connessione spettatore e natura.

Travi strutturali inserite per mantenere le facciate dell’edificio © Strongroom

Il progetto si basa sulla tecnica della sonificazione.

Questa affascinante tecnica è in grado di convertire informazioni in suoni. Molti studiosi in campi differenti stanno utilizzando questa pratica nella ricerca. Infatti il processo permette di semplificare l’elaborazione e la comprensione di dati, anche sotto forma di immagini. Proprio per questo il processo può sviluppare elaborati grafici ammirevoli in grado di avere anche una valenza artistica. In questo caso i sensori codificano le frequenze delle piante che vengono espresse sotto forme di note capaci di generare un’espressione sonora della natura.

L’armonia delle piante si manifesta al visitatore che ne percepisce il ritmo.

L’installazione tramite un concerto vegetale lavora come un innesto e dona nuova linfa vitale all’architettura.

Già in precedenza avevamo parlato di come la natura vada a instaurare un ponte tra umano e artificiale. Un legame molto forte che avevamo già approfondito in questo articolo.

Interno del progetto “A Home With Garden” © Strongroom

Nonostante la prematura morte dell’artista, l’organizzazione che ha sostenuto il progetto di Roth, Strongroom, ha deciso di portare a termine l’installazione.

Questo è stato possibile grazie all’aiuto di designers del paesaggio e al materiale lasciato da Roth come appunti, renders e idee. Nonostante un ulteriore anno di ritardo causato dalla pandemia, i fondi sono stati raccolti grazie ad una campagna Kickstarter.